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   Surfing Canarie » Fuerteventura e Lanzarote Spot Guide  
 
Pubblicato Sabato 17 Marzo 2007 da mauro_nmf
 
 

Surf da onda
Questa vuole essere una breve e utile guida per chi sceglie Fuerteventura (e in misura minore Lanzarote) come meta di un surf trip. Il periodo in cui siamo stati è stato dal 22 febbraio al 10 marzo, durante, quindi, la stagione migliore per le onde (inverno). In questa stagione l’isola riceve numerose swell dal nord atlantico che assicurano onde praticamente tutti i giorni.....buona lettura


Premessa: questa vuole essere una breve e utile guida per chi sceglie Fuerteventura (e in misura minore Lanzarote) come meta di un surf trip. Il periodo in cui siamo stati è stato dal 22 febbraio al 10 marzo, durante, quindi, la stagione migliore per le onde (inverno). In questa stagione l’isola riceve numerose swell dal nord atlantico che assicurano onde praticamente tutti i giorni. Oltre agli spot di seguito segnalati ce ne sono molti altri che non avendo avuto modo di surfare non ho citato per non ripetermi in generiche informazioni reperibili in 100aia di altri siti. A mio avviso Fuerteventura nella stagione invernale non è adatta ai principianti in quanto i pochi beach-break sono praticamente insurfabili a causa dei close out, e tutti gli altri spot sono su reef lavico, non tagliente ma comunque duro. Spesso ci capitava di passare e vedere delle belle onde rompersi ma senza nessuno in acqua e di conseguenza non ce la sentivamo di entrare. Solito dilemma: “non c’è nessuno perché è uno spot da pazzi o perché siamo mattinieri e fortunati??”
Quindi, l’ideale sarebbe avere una persona del posto che ti dica dove entrare, con che marea e a cosa stare attento.
Cominciamo.

Viaggio: da Milano Malpensa Easy Jet fino a Madrid, notte a Madrid e alla mattina volo su Fuerteventura con Spanair. Tariffa pagata 178 euro. Alternativamente c’è anche Ryanair che fa scalo a Girona (spagna) e costa ancora meno.

Macchina: la macchina è indispensabile per poter girare l’isola. Ci sono un sacco di compagnie di autonoleggio. Noi abbiamo speso, prenotando via internet dall’Italia, per 16 giorni 350 euro (comprensivi di portapacchi). L’ideale è un 4X4 però il costo del noleggio è triplicato. Noi con una Seat Cordoba siamo arrivati ovunque.

Mangia & bevi: i prezzi sono contenuti. La “serata loca” costa poco, le consumazioni costano la metà rispetto all’Italia, e se si vuole mangiare fuori con 15-20 euro a testa si mangia pesce e si beve un discreto vino. Di caratteristico spagnolo tolti i vari ristoranti che servono pesce, c’è ben poco, quindi, pur essendo spagna mi sento di consigliare un ristorante Indiano tandoori di nome “Bombay” a Corralejo vicino a Surf Paradise. Prezzi buonissimi e cibo altrettanto. In generale l’atmosfera è molto easy going, nessuno vi guarderà male se entrate scalzi al ristorante!

Dormire: dormire sia a Lanzarote che a Fuerteventura è abbastanza economico. In appartamento si spende circa 15 euro a testa per notte (50-60 euro un appartamento da 4). Alternativamente, se siete in macchina o ancora meglio in furgone potete campeggiare liberamente più o meno ovunque. La nostra esperienza ci ha visti per 3 giorni a Corralejo a Casa Hilda; se viaggiate soli questo ostello/surf house è il luogo perfetto per conoscere altri surfisti che vi potranno dare dritte sugli spot dell’isola e non solo. Costo: 17.5 euro a notte. Successivamente abbiamo “barboneggiato” per 4 notti tra il Cotillo, la north shore e Corralejo piantando la tenda dietro ai numerosi ripari per il vento in pietra di cui sono disseminate le spiagge. Qui il campeggio libero è tollerato senza problemi! Successivamente, abbiamo passato 3 notti a Lanzarote, spendendo 150 euro totali in 4 per un appartamentino a 500 m dalla spiaggia di Famara, L’ultima settimana (siamo ritornati a Fuerte) abbiamo alloggiato in un appartamento a Lajares (4 km dal Cotillo e 10 circa da Corralejo), sperduto in mezzo al deserto ma davvero davvero bello! Qui abbiamo speso 60 euro al giorno.
Temperatura: la temperatura diurna oscillava tra i 21 e i 27 gradi. Dipende molto dalla zona dell’isola e a seconda di quanto sia esposto al vento il luogo in cui vi trovate. Di notte scende raramente sotto i 15 °C. L’acqua è fresca, direi come in Italia a fine maggio primi di giugno. Il bagno senza muta si riesce a fare. Unica pecca per chi ama la vita da spiaggia è il vento che in 20 giorni non ci ha praticamente mai abbandonato.

Attrezzatura:
Muta: una 3.2 lunga è sufficiente. Io ho usato una 4.3 e stavo bene comunque, soprattutto se c’era vento. In acque c’era anche gente con solo la lycra o al massimo il corpetto in neoprene…insomma dipende da quanto siete freddolosi.
Se dovete noleggiare l’attrezzatura andate a Corralejo. I posti in cui vi consiglio di andare sono Home Grown e Surf Paradise. Per una tavola in resina messa bene ci hanno chiesto rispettivamente 100 e 75 euro per due settimane. Oppure 10 euro per noleggiarla un solo giorno. In uno dei numerosi surf shop chiedete se vi danno il libretto delle maree (in spagnolo: Tablas de las mareas). Vi sarà indispensabile per decidere quando andare a surfare.


SURF SPOT:

Playa di El Cotillo: a nord ovest dell’isola si trova il piccolo paese di pescatori di El Cotillo con la relativa bellissima spiaggia che regala, tra l’altro, tramonti davvero notevoli!
Surf: nei 20 giorni in cui ho avuto modo di osservarlo ha sempre dato grossi e potenti close out, mai sotto i 2 metri, quindi rendendo difficile se non impossibile la surfata. Il rischio di spezzare la tavola al primo errore è davvero reale.
Non fatevi ingannare dalle innumerevoli surf school che portano qui i loro allievi, loro stanno a riva a prendere le schiume per imparare ad alzarsi sulla tavola! Altro discorso è trovarsi sulla line up dove se remi l’onda sbagliata ti troverai schiacciato da 3 metri d’acqua che rompe in circa 1.5 m di fondale.

Playa di Esquinzio: si tratta di una bellissima spiaggia racchiusa da alte pareti di lava che la tengono abbastanza riparata dal vento.
Per raggiungerla: arrivati al paesino del Cotillo prendete la strada sterrata che porta alla spiaggia. Non prendete uno dei numerosi bivi verso la spiaggia del Cotillo ma state sulla strada principale. Dopo circa 3-4 km sempre di sterrato (attenzione alle gomme della macchina) vedrete in lontananza sulla destra una casa bianca (ogni tanto qui organizzano dei rave party). A questo punto dovete cercare di raggiungerla per mezzo di qualche bivio che incontrerete e una volta raggiunta seguite una delle tante stradine che vanno verso il mare. Arrivarci non è facile, se avete l’impressione di esservi persi allora siete sulla buona strada. Un italiano incontrato lungo la strada, al quale abbiamo chiesto indicazioni per Esquinzio ci ha risposto “Tranquilli…tutte le strade portano li!”. Forse è vero, ma se imboccate quella sbagliata, dovrete fare molta attenzione all’incolumità della vostra coppa dell’olio. Se una volta arrivati verrete accolti da un branco di scoiattoli che cercano cibo..allora ci siete!
Surf: noi l’abbiamo surfata (o per lo meno ci abbiamo provato) in un giorno in cui era parecchio grosso. Ci sono delle buone destre e sinistre, non troppo ripide che rendono sicuramente questo spot meno estremo del Cotillo. Attenzione però alla forte corrente che vi spinge verso il centro della baia, proprio di fronte agli scogli!

Punta Gorda:
si tratta del primo spot che si incontra imboccando la strada sterrata che, costeggiando la North Shore, partendo da El Cotillo arriva a Corralejo. Una volta imboccata tale strada, dopo circa 2 km arrivate ad una spiaggetta con sabbia bianca e sassi neri e ci siete! I furgoni e le macchine parcheggiate vi faranno capire che ci siete!
Surf: è uno dei pochi spot della north shore che lavora quando altrove è gigante ed incasinato! Questo è dovuto al fatto che l’onda rompe all’interno di una piccola baia.
Delle buone sinistre rompono su reef lavico consentendo delle surfate di un 100aio di metri scarsi. Lavora per le 3 ore precedenti e successive al picco di alta marea. Poi diventa molto piccolo e soprattutto surfereste su 30 cm d’acqua. Entrate alla destra della baia e la corrente vi porterà sulla line up da dove però a causa della corrente, se non state attenti, verrete spinti verso l’estremità sx della baia stessa dove le onde rompono di fronte alla scogliera semi affiorante. Quindi prima di entrare guardate cosa fanno gli altri. Noi lo abbiamo sempre trovato abbastanza affollato. Sulla line up dovete stare attenti. Alla minima cazzata verrete sgridati dai locals. Calzari consigliati!!!

Majanicho: majanicho è un minuscolo villaggio di pescatori nel mezzo della north shore. Su una guida leggevo che ricorda il chapas. In chapas non ci sono mai stato però è davvero un villaggetto triste e desolato.
Come raggiungerlo: a metà strada tra Corralejo e El Cotillo c’è il paesino di Lajares. Nei pressi del campo sportivo parte la strada asfaltata per Majanicho. Alternativamente, facendo la strada sterrata della north shore prima o poi vi imbatterete nelle baracche di Majanicho. Non potete sbagliarvi: è l’unico paesino che si incontra.
Surf: ci sono due spot: l’inside e l’ “outside”.
L’”inside” è un’onda (prevalentemente sinistre) che rompe all’interno della baietta, su reef lavico in circa 1 m d’acqua, non molto lunga ma divertente. Poco affollato. Calzari consigliati!!!
L’”outside” invece rompe all’estremità destra della baia. Decisamente più affollato anche a causa di alcune scuole di surf che portano qui i proprio allievi. Onda destra abbastanza lunga che rompe su reef lavico. In genere è più grossa dell’inside. Anche qui i calzari sono consigliati.
Entrambi gli spot lavorano solo con alta marea e se ovunque è insurfabile per una mega mareggiata qui forse riuscirete a surfare perché è uno spot particolarmente riparato!
Rocky Point: spot frequentato da chi è senza macchina e ha alloggio a Corralejo, in quanto raggiungibile a piedi. Quindi, se lavora bene, è affollato.
Come raggiungerlo: dalla spiaggia del waikiki (disco bar ristorante) vedrete sulla dx, parecchio in alto mare, le onde frangersi. Continuate a piedi lungo la spiaggia in direzione delle onde e una volta arrivati all’estremità della baia buttatevi. Se è un giorno giusto vedrete numerosi surfisti in acqua quindi non potete sbagliarvi.
Surf: per lavorare necessita mareggiate abbastanza grosse in quanto rimane in parte riparato dal porto. Frangono destre e sinistre di buona qualità sul solito reef lavico. Se surfate con la bassa marea fate qualche prova (tipo “piedino”) per sondare in quanta acqua state surfando. Calzari consigliati.

Play Blanca: a 3 km a nord dell’aeroporto di Puerto del Rosario c’è questa spiaggiona di sabbia segnalata sull’uscita della superstrada.
Surf: spiaggia snobbata da chi ha già un discreto livello perché lavora quasi solo con vento attivo da Est - Nord-est- Sud-est. Spesso le scuole di surf portano qui i propri allievi. Noi siamo entrati un giorno presi dalla disperazione perché altrove era troppo attivo e insurfabile. Onde disordinate e corte ma se siete alla frutta un bagnetto qui si può anche fare. Paesaggisticamente lascia molto a desiderare in quanto c’è una vista del porto che fa sembrare di essere al porto petroli di Genova.

Las Salinas: si tratta della spiaggia più a sud dell’isola. Vicino al Faro di punta de Jandia.
Come raggiungerla:
Da corralejo sono circa 100 km di strada normale in direzione di Morro Jable e da Morro Jable, una volta (trovate e) seguite le indicazioni per Cofete (le troverete indicate su un cartello giallo), altri 20 km di sterrato in mezzo al nulla. Poco prima di arrivare al faro troverete delle indicazioni scritte su delle rocce a bordo strada per raggiungere la spiaggia. Portatevi da bere a sufficienza.
Surf: spot che lavora con vento off shore e quando le forti mareggiate da nord rendono impraticabile la north shore. C’è una destra ripida e tubante, che a seconda di come rompe può essere molto corta a causa di un roccione che rende necessario interrompere la surfata. Nel giorno in cui sono andato rompeva anche una sinistra a tratti tubante con l’unica pecca di rompere molto sotto riva….quindi attenzione al fondale (roccia e sassi). I calzari sono consigliati. Per il fatto che sia un po’ fuori mano non troverete tanta gente in acqua.
Lavora con alta-media marea.

La Cruz Roja: nei pressi della spiaggia di Sotavento nella parte sud est dell’isola c’è questo grosso beach break chiamato così per il fatto che c’è una postazione della croce rossa che pattuglia la spiaggia.
Surf: a seconda di come si muovono le secche rompono sia destre che sinistre adatte anche ai principianti. Noi lo abbiamo trovato molto moscio, perché per lavorare necessita grosse mareggiate da nord-ovest che per propagazione fanno alzare le onde anche qui. La spiaggia presenta una parte attrezzata per i turisti ma basta fare 100 m e si è praticamente soli.

Isla de Lobos: l’isola di Lobos è una piccola isola disabitata separata dall’estremità nord est di Fuerte da poche centinaia di metri di mare. Il nome (lobos = lupi) è dovuto al fatto che un tempo qui si poteva trovare una specie di foca marina (chiamata appunto lupo di mare). A causa di questo, ancora oggi l’isola è il sito riproduttivo dello squalo martello suo predatore naturale. A memoria d’uomo non si registrano attacchi a surfisti.
Come raggiungerla: per raggiungere Lobos ci sono 2 modi. Il primo è prendere il ferry che parte ogni ora da Corralejo. Costa circa 10 euro (se parlate spagnolo, fate il biglietto a bordo dicendo che siete residenti e pagherete 4 euro), vi lascia all’estremità meridionale dell’isola e poi per raggiungere lo spot dovrete camminare mezzora circa risalendo verso nord. Oppure, c’è un servizio di “taxi surf” offerto da una coppia belga che oltre ad affittare i jet ski, trasporta i surfisti direttamente sul picco. La prima corsa è alle 10.00 e in pratica, a seconda delle richieste, ogni 1-2 ore il gommone ritorna sul picco per portare gente nuova e per riprendere chi vuole tornare sulla terra ferma. Il punto dove prendere il gommone è al porto di Corralejo; di fronte alla pescheria e ai box che vendono escursioni subacque, vedete una specie di vecchia barca con un cane legato e una signora bionda…chiedete a lei se c’è posto e a che ora parte il gommone. Presentatevi solo con muta e tavola, tutto il resto non saprete dove metterlo in quanto dal gommone vi buttate direttamente in mare. Il costo è di 10 euro.
Surf: a Lobos rompe quella che, a detta di molti, è la migliore destra delle canarie. Nelle giornate giuste potrete surfare onde lunghe fino a 300 m. L’onda rompe nei pressi dell’estremità nord dell’isola, alle pendici di un vecchio vulcano (da Corralejo vedrete in lontananza le schiume) e si srotola lambendone il suo lato occidentale. Nelle giornate più grosse rompe anche un’altra onda chiamata “pipe line”, leggermente spostata verso nord rispetto allo spot classico di Lobos. Tanto per rendere l’idea, se la surfano solo 2 persone su tutta l’isola a causa della difficoltà! Quindi prima di provarla chiedete bene a qualche local per non trovarvi schiacciati sul reef!
L’onda “classic” rompe su fondale roccioso, lavora sia con alta che con bassa, anche se con la bassa dovete stare più attenti al take off per evitare wipe out in poco meno di un metro d’acqua. Lo spot è sconsigliato ai principianti perché qualsiasi cosa succeda sei da solo in mezzo al mare e per un eventuale soccorso/assistenza si deve attendere un bel po’ di tempo. Nei week end è molto affollato. Molti locals!

El Muelle: dietro al porto rompe quest’onda che in 20 giorni non abbiamo mai visto surfata. Quindi niente da dire tranne il fatto che il fondale roccioso è parecchio basso!

Playa de Famara (Lanzarote): Famara è un paesino situato a nord ovest di Lanzarote. Nei suoi pressi si trova l’immensa spiaggia omonima. E’ molto frequentata ma date le sue dimensioni e i numerosi picchi l’affollamento in acqua è meno problematico che altrove. State solo attenti agli allievi delle surf school che posso spuntare magicamente proprio quando state cavalcando la vostra migliore onda della giornata. Noi l’abbiamo surfata un giorno senza vento serie intorno al metro, quindi condizioni davvero divertenti!

 
 
 

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